A Brescia città, l’ambientalismo istituzionale sembra occuparsi solo di conservare quel poco ereditato dalla precedente giunta comunale “amica”, ovvero le zone a traffico limitato, ignorando del tutto gravi situazioni come il “caso Caffaro”, il più grande inceneritore d’Europa, il polo energetico A2A, l’Alfa Acciai.
Ecco, quindi, che i Comitati ambientalisti indipendenti presentano al sindaco ed alla nuova Amministrazione un memorandum sulle principali emergenze ambientali di una delle città più disastrate.