Brescia, terra di diossine, sta collezionando un record dopo l’altro: dopo le diossine nei terreni, nel sangue e nel latte materno (“caso Caffaro”), nel latte di mucca per il consumo, nell’aria ambiente, ora anche le diossine che si depositano al suolo, rilevate da un’agenzia internazionale a livelli pari ai dintorni di Taranto.