La “riscoperta” del caso Caffaro ripropone in modo ancor più stridente la posizione “negazionista” dell’Asl di Brescia: la contaminazione elevatissima c’è, PCB e diossine sono sostanze altamente tossiche e cancerogene certe per l’uomo, ma senza effetti sulla salute dei bresciani.
Perché l’Asl di Brescia non è credibile sul “Caso Caffaro” 3.65 MB 0 downloads
La Direzione dell’Asl di Brescia in un imbarazzante conflitto di interessi Per…C’è perfino chi nell’Asl nega che la contaminazione da PCB e diossine provenga dalla Caffaro…