Continuano i roghi di rifiuti e la scoperta di discariche “fantasma”. Anche nel 2022, per il Rapporto Ispra 2024, tumulati in discarica uno sproposito di rifiuti speciali, se rapportati alla diminuzione registrata nel Paese: infatti, anche se in valori assoluti si conferma la discesa sotto i “classici” 2 milioni di tonnellate, ovvero 1.575.823 t/adi rifiuti speciali, le scandalose percentuali sono sempre elevate, pari al 71,29 % di quelli interrati in tutta la Lombardia e al 17,71% dell’Italia; 12 le discariche attive, più della metà delle 23 di tutta la Regione, sono 10 volte la media di discariche delle altre province (1 sola), mentre le quantità di rifiuti interrati in discarica sono 27 volte più della media di rifiuti collocati in discarica da ognuna delle altre 11 province lombarde, pari a sole 57.673 t/a. A Capriano, nel 2024, con i soliti ritardi, partirà la messa in sicurezza della discarica radioattiva ex Metalli Capra, mentre per quella pure radioattiva di Brescia, ex-Piccinelli, si deve ancora attendere. Continua lo scandalo del mega e inutile inceneritore di A2A, dove i rifiuti urbani dei bresciani sono ormai ridotti a circa il 20% di quelli inceneriti, il resto importati o speciali, mentre le emissioni di ossidi di azoto abbondano. Brescia continua a distinguersi per gli ecoreati legati alla gestione dei rifiuti. Nuove discariche approvate per 5milioni e 841mila 846 metri cubi, aggiunti ai 4milioni 494mila 335 metri cubi che possono ospitare le attuali 12 discariche. Al 2024 tumulati nel Bresciano 93.975.980 m3 di rifiuti pari a quasi 10 volte quelli delle Terra dei fuochi campana.