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- Data di creazione 7 Gennaio 2009
- Ultimo aggiornamento 7 Maggio 2023
L’analisi di rischio dell’Istituto superiore di sanità
Allegata alla Relazione dell’Asl del settembre 2008 è stata pubblicata anche una nuova analisi di rischio, curata dall’Istituto superiore di sanità (Iss), che giunge alle seguenti conclusioni, per quanto concerne i terreni ad uso agricolo:
“In base allo studio di regressione sulle concentrazioni di PCBtot nei vegetali e nel suolo si può desumere che:
- per concentrazioni di PCBtot nei suoli fino a 0.06 mg/Kg (pari al limite di legge per i suoli ad uso verde pubblico/residenziale) sembra possibile effettuare anche attività agronomiche per uso alimentare umano, stante che la valutazione statistica effettuata a tale valore di PCB nei suoli è associato nella stragrande maggioranza dei prodotti vegetali una bassa concentrazione di PCB;
- per concentrazione di PCBtot nei suoli comprese tra 0.06 mg/Kg e 0.4 mg/kg si possono ancora effettuare pratiche agricole per alimentazione umana, ma con alcune limitazioni, in quanto aumenta la probabilità di produrre dei vegetali contaminati. In particolare in base ai dati forniti dalla ASL relativi alla presenza di PCBtot nei vegetali, è sconsigliabile la produzione di: alloro, carote, cavolo, insalata, porri, radicchio, salvia, spinaci, tarassaco, in quanto sono prodotti risultati, in alcuni casi, significativamente contaminati. In ogni caso non dovranno essere mai prodotti zucchine, rosmarino e fieno, in quanto sono quelli risultati sempre fortemente contaminati;
- sopra il valore di 0.4 mg/Kg di PCB nei suoli si sconsiglia la coltura per alimentazione umana e,
soprattutto visto il fenomeno di bioaccumulo e biomagnificazione, per alimentazione animale”