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- Data di creazione 8 Febbraio 2012
- Ultimo aggiornamento 8 Maggio 2023
I bresciani contaminati da PCB e diossine più del doppio dei francesi e più di dieci volte degli statunitensi
L’Asl di Brescia ha sempre sostenuto che le concentrazioni di PCB nella generalità dei bresciani fossero nella norma, come pure quelle relative alle diossine. Una netta smentita da indagini su vasta scala compiute in Francia e negli Stati Uniti.
A Brescia città la contaminazione media da PCB presente nella popolazione si conferma molto più elevata rispetto alla media rilevata in Francia e ancor più rispetto a quella rilevata negli Usa.
Una ricerca dell’Istituto Veille Sanitaire rileva una contaminazione media da PCB della popolazione francese, notevolmente inferiore a quella non solo degli esposti nel Sito Caffaro (quasi 30 volte), ma addirittura di tutti i cittadini bresciani (quasi 2 volte e mezzo: Brescia PCB ng/g di grasso plasmatici pari a 1136 rispetto ai 480 della Francia).
Va aggiunto che l’L’Agenzia nazionale di sicurezza alimentare, alimentazione, ambiente e lavoro francese nel novembre 2011 ha individuato per le donne tra i 18 e i 44 anni, cioè in età di procreare, una soglia critica per gli effetti sulla salutate dei neonati di 700 ng/g di grasso plasmatico, rispetto ad una media della popolazione francese di questa fascia pari a 231 ng/ng/g di grasso plasmatici.
Sarebbe interessante conoscere quante donne bresciane in età fertile si trovino vicino od oltre quella soglia critica!