Come purtroppo prevedibile, il Ministero dell’Ambiente, per ora ha registrato un primo insuccesso nel tentativo di chiedere all’ex Snia Caffaro di assumersi gli oneri della bonifica.
Per questo è quanto mai urgente elaborare un Piano generale di bonifica per il Sin Caffaro, pretendere dal Governo adeguati finanziamenti e ricercare tecnologie alternative alla semplice “migrazione” dei terreni contaminati.