Caffaro 2009


La Snia mette in liquidazione la Caffaro. Secondo monitoraggio delle diossine nell’aria ambiente. Urgente la bonifica della falda. Siglato l’accordo di programma, ma i fondi per la bonifica sono del tutto insufficienti. E la bonifica parte male: la Magistratura sequestra

Il 2009 si apre con una notizia clamorosa: la Snia decide la messa in liquidazione della Caffaro e Brescia si ritrova con “una bomba ecologica” in mezzo alla città da gestire e col rischio di una contaminazione disastrosa della falda.

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Una “morte” annunciata. La “messa in liquidazione della Caffaro” 124.97 KB 0 downloads

“Milano, 15 gennaio 2009. Snia S.p.A. comunica che l‘Assemblea dei Soci di Caffaro…

A Luglio l’Istituto superiore di sanità rende pubblici i risultati della seconda campagna di monitoraggio dei microinquinanti in aria ambiente.

La Conferenza dei servizi del Ministero prescriveva che questa seconda campagna si effettuasse nel periodo più critico dell’inverno, Gennaio-Febbraio, mentre in realtà è stata realizzata quasi interamente in primavera. In ogni caso la situazione evidenziata è preoccupante.

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Seconda campagna di monitoraggio dell’aria ambiente di Brescia (diossine, PCB e metalli), realizzata dall’Iss nel 2008 129.27 KB 0 downloads

Ricordiamo innanzitutto i dati della prima campagna, effettuata nell’estate 2007,…

A Luglio viene reso noto anche il Decreto della Direzione del Ministero dell’Ambiente sulle Determinazioni conclusive della Conferenza dei servizi decisoria del 26 Giugno 2009: lo stato della falda e l’urgenza di una sua radicale bonifica sono le problematiche al centro delle decisioni ministeriali.

Si ripropone il tema, drammatico per Brescia, di chi si farà carico di ottemperare alle prescrizioni di messa in sicurezza e di bonifica, nel caso malaugurato del venir meno del soggetto responsabile, cioè la Caffaro.

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Decreto del Ministero dell’Ambiente sul sito Brescia Caffaro 199.07 KB 0 downloads

Decreto contenente il provvedimento finale di adozione, ex art. 14 ter legge 7 agosto…

Tra Ottobre e Novembre torna alla ribalta il “Caso Caffaro”: l’8 Ottobre viene pubblicato l’accordo di programma che dovrebbe consentire di avviare nel giro di uno-due anni le prime bonifiche, anche se le risorse sono pochissima cosa.

Il 30 Ottobre, in occasione della presentazione del libro edito dal Mulino su Industria, Ambiente e Territorio e di una lettura teatrale sulla storia della Caffaro, si discute pubblicamente del “caso Caffaro”.

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“Caso Caffaro” e siti inquinati nazionali: che fare? 71.61 KB 0 downloads

Ne discutono: Prof. Simone Neri Serneri Docente di storia Università di Siena, curatore…
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Lettura Teatrale “Reazioni (s)composte” 42.50 KB 0 downloads

di e con Roberto Ricca e Valeria Legrenzi Il 13 agosto 2001 scoppia ufficialmente…
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Giornale di Brescia – Caffaro, domande in attesa di risposta 391.47 KB 0 downloads

A confronto sul tema delle aree inquinate …
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Caffaro o Buffalora? Il derby dei veleni 98.26 KB 0 downloads

Ruzzenenti: «Perché costruire al Parco delle Cave e non in Via Milano?» Vilardi:…

L’11 Novembre la Commissione Ambiente della Regione, in visita alla Caffaro, constata l’assoluta insufficienza dei fondi stanziati per la bonifica.

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Giornale di Brescia – Bonifiche Caffaro, servono più soldi 996.60 KB 0 downloads

La Commissione ambiente della Regione ieri in azienda. L’accordo istituzionale dà…
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Bresciaoggi – Bonifica, pochi i soldi. Apertura ai privati 1.13 MB 0 downloads

Di milioni ne servono 71 solo per l’intera area avvelenata dal Pcb e centinaia per…

E quando inizia la bonifica si scopre che le cose non vanno per il verso giusto: l’anno si chiude infatti con un’indagine della Magistratura che il 16 Dicembre sequestra il cantiere nei giardini di via Nullo e la cava di Manerbio dove viene ricollocato il terreno contaminato.

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Giornale di Brescia – Via Nullo, indagate le aziende 204.81 KB 0 downloads

L’inchiesta per reati ambientali riguarda i responsabili delle imprese che stanno…

La rivista on line “Focus” pubblica il “Caso Caffaro” in Mostri permanenti: 10 tra i luoghi più contaminati d’Italia.