Bonifica Caffaro: qualcosa si muove?


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  • Data di creazione 2 Dicembre 2016
  • Ultimo aggiornamento 10 Maggio 2023

Bonifica Caffaro: qualcosa si muove?

Anche il 2016 si sta concludendo, il quindicesimo anno dalla “scoperta” del “caso Caffaro”.

Le buone notizie

In questo anno si è conclusa la rimozione (non la bonifica) del terreno inquinato dei parchi delle scuole Deledda e Calvino, terreno ricollocato, ricco di PCB e diossine, altrove. Recentemente, inoltre, è stato finalmente ripristinato e aperto al pubblico il parco pubblico di via Nullo, dopo un iter molto tormentato durato 7 anni: “I lavori erano iniziati nell’aprile 2009 — amministrazione Paroli — ma nemmeno 8 mesi dopo l’area venne messa sotto sequestra dal Nita, il nucleo investigativo ambientale che l’allora procuratore Giancarlo Tarquini volle in seno alla Procura. Cosa era successo? Le zolle avvelenate anziché finire in discarica venivano portate dalla ditta Moviter di Edolo in una cava in acqua a Manerbio. Il titolare della Moviter (Davide Bianchi) patteggiò un anno dopo 3 anni e due mesi di condanna. Dal dissequestro dell’area (giugno 2011) al riavvio dei lavori passò un anno e mezzo. […] Per bonificare questi primi 31mila metri quadri di suolo pubblico sono serviti quasi 3 milioni di euro”

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