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- Data di creazione 31 Marzo 2008
- Ultimo aggiornamento 1 Maggio 2023
Gli impatti sanitari sulla popolazione bresciana esposta a PCB, diossine ed altri tossici sversati nell’ambiente dalle Industrie Caffaro
Le indagini condotte sulle matrici ambientali, acqua e suolo, e sui prodotti agricoli del territorio a sud dell’industria chimica Caffaro, da ASL e ARPA dopo che il caso venne sollevato con una denuncia pubblica nel 2001, hanno messo in luce un gravissimo inquinamento da composti cancerogeni, principalmente Policlorobifenili (PCB), diossine, metalli pesanti (Mercurio, Piombo e Arsenico) e solventi clorurati, in particolare tetracloruro di carbonio, largamente impiegato in Caffaro e responsabile di un grave inquinamento della falda (ARPA, Monitoraggio dei corpi idrici sotterranei.
Pennacchio del tetracloruro di carbonio nel sito nazionale Brescia – Caffaro Brescia, 22 dicembre 2006).