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- Data di creazione 11 Ottobre 2013
- Ultimo aggiornamento 9 Maggio 2023
Il “caso Caffaro” all’attenzione della stampa nazionale
Purtroppo, sembra ci sia a Brescia ancora chi pensa che il gravissimo inquinamento da diossine e PCB prodotto dalla Caffaro sia risolvibile
con l’antica virtù bresciana del “fare”: se ci mettiamo noi di buona lena, lontano dalle pastoie burocratiche romane ed europee, le cose si possono risolvere. Magari sul modello della nuova ordinanza sindacale, che sembra riproporre il solito cliché, già tentato a suo tempo dalla Giunta Corsini: si alzano i limiti e la bonifica è fatta.
Questa strada si è già dimostrata fallimentare. Bisogna, invece, far diventare il “caso Caffaro” un caso nazionale ed europeo. In questo senso è fondamentale il ruolo dei mass media. Un ringraziamento va a Livio Senigalliesi, grande fotoreporter, che ha saputo rilanciarlo su diverse riviste nazionali, e ad Andrea Tornago per il magistrale servizio pubblicato da “Il Manifesto”