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- Data di creazione 31 Dicembre 2022
- Ultimo aggiornamento 23 Settembre 2023
Ma la terra dei fuochi no. L’immondezzaio d’Italia sì? 2023
LE NOVITA’ (TROPPE CATTIVE, POCHE BUONE): SEMPRE PIU’ VICINI I 100
MILIONI DI METRI CUBI DI RIFIUTI SPECIALI INTERRATI NEL BRESCIANO!
Continuano i roghi di rifiuti (p.15) e la scoperta di discariche “fantasma” (p. 28). Anche nel 2021, per
il Rapporto Ispra 2023, tumulati in discarica uno sproposito di rifiuti speciali, se rapportati alla
diminuzione registrata nel Paese a causa del Covid19: infatti, anche se in valori assoluti si conferma la
discesa sotto i “classici” 2 milioni di tonnellate, ovvero 1.643.676 t/a di rifiuti speciali, le scandalose
percentuali sono sempre elevate pari al 68,79 % di quelli interrati in tutta la Lombardia e al 17,46%
dell’Italia; 11 le discariche attive, pressoché la metà delle 24 di tutta la Regione, 10 volte la media di
discariche delle altre province, mentre le quantità di rifiuti interrati in discarica sono 20 volte più della
media di rifiuti collocati in discarica da ognuna delle altre 11 province lombarde, pari a sole 81.316 t/a
(pp. 34-35). A Capriano, entro il 2023, con i soliti ritardi, partirà la messa in sicurezza della discarica
radioattiva ex Metalli Capra, mentre per quella pure radioattiva di Brescia, ex-Piccinelli, si deve
ancora attendere (pp. 40-41) Continua lo scandalo del mega ed inutile inceneritore di A2A, dove i
rifiuti urbani dei bresciani sono ormai ridotti a circa il 20% di quelli inceneriti, il resto importati o
speciali, mentre le emissioni di ossidi di azoto abbondano oltre i limiti che si possono tecnicamente
contenere (pp. 54-55). Brescia continua a distinguersi per gli ecoreati legati alla gestione dei rifiuti (p.
74). Ad oggi tumulati nel Bresciano 93.075.980 m3 di rifiuti (p. 81).