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- Data di creazione 28 Febbraio 2018
- Ultimo aggiornamento 13 Maggio 2023
Milex – Rapporto annuale sulle spese militari italiane 2018
PUNTI CHIAVE
- Il Budget del Ministero Difesa sale nel 2018 a 21 miliardi (1,2% PIL), +3% in un anno, +1% nell’ultima legislatura, +18% nelle ultime tre legislature
- La spesa militare complessiva (secondo la metodologia Mil€x) sale nel 2018 a 25 miliardi (1,4% PIL), +4% in un anno, +4% nell’ultima legislatura, +26% nelle ultime tre legislature
- In aumento le spese per armamenti: 5,7 miliardi nel 2018, +7% in un anno, +88% nelle ultime tre legislature
- Vengono analizzati tutti i programmi di acquisizione armamenti e i loro costi (provvisori) per il 2018. I aumento il contributo proveniente dal MISE (3,5 miliardi nel 2018, +5% in un anno, +30% nell’ultima legislatura, +115% nelle ultime tre legislature) e il costo dei mutui correlati (427 milioni nel 2018)
- Analizzato il “tesoretto” di circa 13 miliardi a vantaggio della Difesa (2/3 per nuovi armamenti) nascosto nel “Fondo Investimenti” da 46 miliardi deciso a fine 2016, rifinanziato con altri 38 miliardi
- Le spese 2018 per l’adesione dell’Italia alla NATO assumano a 192 milioni mentre i costi per contributi a presenza basi USA sono 520 milioni. i Costi relativi alla presenza di testate nucleari USA sono di almeno 20 milioni annui con stime elevabili a 100
milioni - Rischio “fuori servizio” immediati per i primi 8 F-35 italiani già acquisiti (e costati 150 milioni l’uno, almeno 50 miliardi il costo per 30 anni di vita operativa; la Corte dei Conti denuncia ricavi e posti di lavoro dimezzati rispetto alle ottimistiche previsioni del Governo
- I costi nascosti delle missioni (Mission Need Urgent Requirement) e i costi complessivi della missione afgana (8 miliardi) e irachena (3 miliardi). Il paradosso della “necessità” del Fondo Missioni MEF per mantenere operatività di base
- Spese 2018 per la base Gibuti (intitolata ad eroe di guerra fascista): circa 43 milioni
- Lo “scivolo d’oro” dimenticato per gli alti ufficiali e gli altri privilegi pensionistici e retributivi del comparto militare
- Nonostante le promesse, ancora 200 cappellani militari con gradi da ufficiali rimangono a carico dello Stato (15 milioni l’anno tra stipendi e pensioni)