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- Data di creazione 20 Gennaio 2014
- Ultimo aggiornamento 29 Aprile 2023
Nota del “Forum per un ciclo dei rifiuti sostenibile” in occasione della Conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Aia all’inceneritore A2A di Brescia
Nel 1998 entrava in funzione l’inceneritore dell’allora Asm, progettato per bruciare solo rifiuti urbani (e non speciali) provenienti dal bacino provinciale, 266.000 tonnellate annue di rifiuti secchi e non riciclabili, da cui si sarebbe ricavata, in parte, energia elettrica e termica per il teleriscaldamento. Inizialmente l’inceneritore si presentava come sistema innovativo ed auspicabile per sottrarre i rifiuti alla discarica, alternativa più nefasta per smaltire i rifiuti per via del forte rischio d’inquinamento dei suoli. A questo vantaggio si aggiungeva quello di poter ricavare energia dai rifiuti e ridistribuire calore attraverso il collegamento al teleriscaldamento.