L’aria di Brescia

aria di Brescia

Il “privilegio” dell’aria più inquinata della Lombardia (e quindi d’Europa)

Anche noi siamo riusciti a fotografare la “nube marrone“, brown cloud, che sovrasta la pianura Padana, catturata in immagini a Modena dal meteorologo Luca Lombroso e da poco oggetto di studio della rete internazionale Share-Cnr, come uno dei “casi” più clamorosi di inquinamento dell’aria.

Icona

La Gazzetta di Modena – La nube tossica sulla nostra testa 8.50 KB 0 downloads

Brutte notizie dal fronte dell’inquinamento. La stazione di ricerca ambientale del…

Del resto, da tempo le ormai famose immagini del satellite ci mostrano la pianura Padana sempre “rossa di vergogna” per gli eccessi di ossidi di azoto.

Icona

Concentrazioni di diossido di azoto, NO2, sull’Europa (aprile 2019) 123.89 KB 0 downloads

Cartina delle concentrazioni di diossido di azoto, NO2, sull’Europa (aprile 2019) …

È un record planetario che condividiamo con poche altre aree.

Brescia è collocata al centro di questa gigantesca “camera a gas” cui è ridotta la pianura Padana e, se approfondiamo l’analisi dei dati disponibili, eccelle in negativo per la pessima qualità dell’aria. Lo smog, come è noto, ha diverse origini riconducibili soprattutto alle emissioni industriali, al traffico e al riscaldamento domestico.

A Brescia città nel 2005 il Comune, con il supporto della “modellistica” della Facoltà di ingegneria, ha pubblicato uno studio, finanziato da Asm di cui è proprietario e che è responsabile di importanti emissioni (inceneritore, centrale a carbone); ovvie le conclusioni, anche se piuttosto indecorose: il polo energetico ASM contribuirebbe per l’1% all’inquinamento dell’aria!

Icona

Dispersione atmosferica di inquinanti emessi da diverse sorgenti sul territorio bresciano 146.21 KB 5 downloads

UNO STUDIO AD USUM ASM Recentemente il Comune di Brescia ha reso pubblico un lavoro…

La realtà, ovviamente è ben diversa.

Per questo alcuni Comitati, nel 2006, hanno elaborato un’analisi generale sull’inquinamento dell’aria a Brescia e su come occorre farvi fronte: riduzione drastica delle emissioni industriali, sia applicando le migliori tecnologie disponibili, sia ridimensionando i settori a forte impatto emissivo e bloccando nuove autorizzazioni (centrale termoelettrica di Offlaga e Asm di Brescia; raddoppio Italcementi…); riduzione del traffico veicolare commerciale attraverso la prevenzione con il ridimensionamento dei settori a forte impatto trasportistico, e di quello privato promuovendo e sviluppando la metropolinizzazione dei collegamenti ferroviari, con il conseguente abbandono di qualsiasi nuova infrastruttura viaria; in questo contesto il centro storico di Brescia deve diventare zona riservata ai pedoni.

Icona

L’emergenza PM10 a Brescia. Una nuova strategia di lotta all’inquinamento dell’aria 20.90 KB 1 downloads

Le polveri sottili o PM10 sono ormai l’emergenza con cui Brescia, come buona parte…

Purtroppo il Comune di Brescia, timido nell’estendere la pedonalizzazione, si è dimostrato invece temerario nel costruire un’inutile e costosissima metropolitana urbana!

Icona

Bresciaoggi – Il centro aperto? È un errore 454.46 KB 0 downloads

Critiche alla Loggia sull’ipotesi serale notturna. I comitati dei residenti: i posti…
Icona

Referendum Cittadino – Il 10 Giugno vota NO alla metropolitana 55.80 KB 0 downloads

costerà oltre 1300 miliardi di cui la metà a carico della città di Brescia; ridurrà…

Gli stessi Comitati, di fronte all’ennesima emergenza PM10 inviavano una diffida a tutte le autorità perché si assumessero alcuni provvedimenti urgenti.

Icona

ATTO DI SIGNIFICAZIONE, INTIMAZIONE E DIFFIDA relativo all’emergenza PM10, alle emissioni del polo energetico Asm ed alle centraline di monitoraggio 30.13 KB 1 downloads

INTIMANO Alle Amministrazioni in indirizzo di avviare il procedimento di verifica…

Aprivano anche una vertenza con Arpa, risultata inconcludente per la mancanza di risposte e di interventi della nuova Direzione dell’Arpa di Brescia.

Il 23 Giugno 2007, con altri Comitati della provincia, veniva organizzato un importante convegno, Brescia: industria, qualità dell’ambiente e salute. Contraddizioni e prospettive. In questo convegno si dimostra come le emissioni dall’industria a Brescia ed in altre aree industriali della provincia siano responsabili per oltre il 50% dell’inquinamento dell’aria, come il problema venga troppo spesso rimosso e come si possa intervenire per una loro drastica riduzione.

Icona

Brescia: industria, qualità dell’ambiente e salute. Contraddizioni e prospettive 188.58 KB 0 downloads

Impatto del sistema industriale bresciano sulla qualità dell’aria e della salute,…

Nel 2008 riprende la “vertenza Arpa”, dopo l’allontanamento del Direttore responsabile della paralisi dell’attività: con la nuova Direzione si tengono due incontri in maggio, in cui si discute in particolare della centralina per le PM10 soppressa inspiegabilmente nella zona sud-est di Brescia, la più inquinata (Alfa Acciai, Inceneritore Asm, Ecoservizi) e si sollecita l’Arpa a ripristinarla con urgenza.

Icona

Ripristino centralina da traffico in zona sud – est di Brescia città 237.92 KB 1 downloads

Facendo seguito all’incontro tenutosi presso l’Arpa di Brescia il 26 maggio scorso,…

Non ancora riavutosi dallo shock della disfatta elettorale registrata in Brescia città dai Verdi (dopo due legislature all’assessorato all’Ecologia dimezzati i consensi!), l’ambientalismo istituzionale sembra occuparsi solo di conservare quel poco ereditato dalla precedente giunta comunale “amica”, ovvero le zone a traffico limitato, ignorando del tutto gravi situazioni come il “caso Caffaro”, il più grande inceneritore d’Europa, il polo energetico A2A, l’Alfa Acciai.

Ecco, quindi, che i Comitati ambientalisti indipendenti, il 21 luglio 2008, presentano al sindaco ed alla nuova Amministrazione un memorandum sulle principali emergenze ambientali di una delle città più disastrate.

Icona

Le emergenze ambientali nella città di Brescia. Nota per l’incontro dei comitati con il sindaco di Brescia Paroli 128.63 KB 1 downloads

I temi di più rilevante emergenza ambientale nella città di Brescia ci sembra siano…

Nell’Agosto 2008, come noto, si sono tenute a Pechino le olimpiadi, precedute e accompagnate da un gran strombazzare della stampa italiana sulla “cappa di smog” che sovrastava la città e che metteva a rischio la salute degli atleti. Nessuno si è accorto che nelle stesse condizioni vivono milioni di italiani in Pianura Padana.

Icona

Olimpiadi: allarme smog. Ma nella Pianura Padana l’inquinamento è lo stesso 181.14 KB 1 downloads

“Nei giorni scorsi [a Pechino] il livello di PM10 (polveri sottili) ballava fra…

Settembre 2008: nuovo capitolo dell’annosa “vertenza Arpa“.

Si ripropone il tema controverso della centralina per le PM10 soppressa “inspiegabilmente” (?) nella zona sud-est di Brescia, la più inquinata (Alfa Acciai, Inceneritore Asm, Ecoservizi): anche la nuova Direzione dell’Arpa fa orecchie da mercante, ma i Comitati insistono perché venga ripristinata con urgenza.

Icona

Risposta ufficiale alla Vertenza ARPA 1.43 MB 19 downloads

In riferimento alla richiesta in oggetto, si ritiene utile precisare che, come anche…
Icona

Ripristino centralina di traffico in zona sud – est di Brescia città. Risposta alla Vs. del 10 luglio 2008 54.54 KB 18 downloads

In risposta alla Vostra del 10 luglio 2008, doc. n. 98793, che replicava alla nostra,…

Il 27 Febbraio 2009, i Comitati degli “ambientalisti indipendenti” hanno reso pubblica la notifica inviata a tutte le autorità competenti con la quale intimano di intervenire in tempi brevi, con provvedimenti drastici, per riportare i superi di PM10 entro i 35 giorni all’anno (a Brescia già raggiunti il 18 febbraio, 4 giorni prima di Milano) e diffidano le stesse autorità dall’autorizzare la nuova megacentrale Asm prevista nella città di Brescia.

Il 18 Maggio 2009 i Comitati incontrano l’ennesimo “nuovo” (il quarto in pochi anni) Direttore dell’Arpa di Brescia, al quale ripropongono le problematiche irrisolte dell’inquinamento dell’aria a Brescia.

Icona

Incontro del giorno 18 Maggio 2009 del Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia 47.77 KB 0 downloads

In premessa il dottor Sesana informa delle vicende dell’Arpa di Brescia, del via…

Con la stagione anticipatamente calda, maggio 2009, ai tradizionali inquinanti che ammorbano l’aria di Brescia a livelli record (PM10, PM2,5 e diossine), si aggiunge l’ozono a minacciare la salute dei bresciani.

Icona

L’ozono. Con l’estate nell’aria di Brescia un nuovo inquinante pericoloso per la salute 347.49 KB 0 downloads

A Brescia, in quanto a inquinamento dell’aria, non ci facciamo mancare nulla. Dopo…

In Luglio 2009 vengono resi pubblici i dati sulla seconda campagna di monitoraggio delle diossine nell’aria ambiente di Brescia: si conferma una situazione preoccupante per cui si impone la drastica riduzione delle emissioni degli impianti attivi (inceneritore, siderurgiche).

Icona

Seconda campagna di monitoraggio dell’aria ambiente di Brescia (diossine, PCB e metalli), realizzata dall’Iss nel 2008 129.27 KB 1 downloads

Ricordiamo innanzitutto i dati della prima campagna, effettuata nell’estate 2007,…

L’anno 2009 si chiude con la conferma di un inquinamento dell’aria di Brescia da PM10 da record: il limite di legge di 35 giorni di supero dei 50 μg/m3 è stato oltrepassato per ben tre volte, mediamente al di sopra dei 100 giorni, mentre il satellite della Nasa americana ci conferma la criticità da record della pianura Padana per gli ossidi di azoto, precursori delle PM10.

Icona

L’aria di Brescia nel 2009 si conferma il record negativo di PM10 254.19 KB 0 downloads

Come noto, la Commissione europea, in data 29gennaio 2009, aveva avviato un procedimento…
Icona

Emissioni NOx in Europa Dicembre 2009 99.42 KB 0 downloads

Il satellite della Nasa americana ci conferma la criticità da record della pianura…

I problemi delle PM10 e delle diossine nell’aria ambiente di Brescia, tra il febbraio ed il marzo 2010, vengono sottoposti all’attenzione dell’Amministrazione comunale e dell’Arpa di Brescia, dopo che gli stessi Comitati, il 28 gennaio 2010, hanno presentato un Esposto-denuncia alla Magistratura per il rispetto del limite dei 35 giorni delle PM10.

Icona

I comitati e il Coordinamento dei Comitati Ambientalisti della Lombardia incontrano l’ASL di Brescia e L’Assessore all’Ecologia del Comune di Brescia 406.34 KB 2 downloads

Il 25 novembre 2009, l’Asl di Mantova ha licenziato un Primo rapporto di un’Indagine…
Icona

Incontro del 15 Marzo 2010 con l’ARPA di Brescia 142.98 KB 1 downloads

Presenti, per i Comitati, Imma Lascialfari, Daniele Pigoli, Valerio Beccalossi, Galeazzo…

Nel 2010, solo nella prima parte fredda dell’anno, si sono registrati già 60 giorni di supero delle PM10, quasi il doppio del limite di legge.

Per questo alcuni Comitati, il 7 Giugno, hanno richiamato l’Amministrazione comunale alle sue responsabilità.

Icona

I nuovi barbari 58.65 KB 0 downloads

I centri storici vanno tutelati e salvaguardati: questo è un principio irrinunciabile,…

Dopo la Manifestazione del 20 marzo 2010 davanti al Pirellino, promossa da alcuni Comitati, è emersa l’esigenza di confrontarsi su un’ipotesi di piattaforma comune sulla cui base rilanciare l’iniziativa a livello provinciale.

Icona

Manifestazione Sani in un mondo malato: l’incredibile illusione?? 520.24 KB 0 downloads

Basta con lo scempio del territorio, basta alle decisioni prese sulla testa dei cittadini….
Icona

Bozza piattaforma sulle emergenze ambientali in provincia di Brescia 99.32 KB 0 downloads

L’ambiente della provincia di Brescia è notevolmente degradato a causa in particolare…

L’estate 2010 conferma che a Brescia non solo in inverno l’aria cittadina è inquinata, in particolare da PM10, ma che anche nella stagione calda respirare è problematico, soprattutto per i soggetti più deboli (bambini, anziani, malati cronici).

Il killer, in questo caso, è l’ozono (forte irritante delle vie respiratorie), rilevato dalla sola centralina di via Ziziola, e che colloca Brescia tra le città con più alte concentrazioni nell’aria.

Poiché l’ozono è il risultato di processi fotochimici a carico dei biossidi di azoto, favoriti dalle alte temperature al suolo, si può ben comprendere come la città di Brescia si presti al verificarsi di questo fenomeno: in città, anche in Agosto, sono generalmente operativi l’inceneritore e la centrale a carbone di A2A, che richiedono di disperdere il calore nel teleriscaldamento aumentando artificiosamente la temperatura media cittadina; quindi, alle emissioni di biossido di azoto si associa l’anomalo surriscaldamento della città, condizioni favorevoli alla formazione di ozono nell’aria.

Icona

QuiBrescia.it – Aria, Brescia fa i conti con l’ozono 68.49 KB 0 downloads

Non sono bastati la pioggia e il vento di questo freddo agosto per tenere sotto controllo…

Del resto, come già avevamo segnalato, Brescia è la terza città europea con l’aria più inquinata.

Icona

Brescia la terza città d’Europa con l’aria più inquinata 382.97 KB 0 downloads

Fonte: The State of the air quality in 2008 and the European Exchange of monitoring…

La conferma viene dall’Istat che pubblica i risultati dell’analisi sulla qualità dell’aria in 221 città europee desunti dal database AirBase dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eea).

I dati, riferiti agli anni 2004-2008 e alle centraline di fondo urbano, sono sintetizzati in un unico indicatore, definito dal numero medio di volte in cui le città superano i limiti di legge.

Nel 2008 la qualità dell’aria respirata a Brescia è stata di 2,3 volte superiore ai parametri, facendo registrare il terzo dato peggiore a livello europeo, che la colloca al 219° posto su 221 città.

Icona

Smog: Brescia è la terza peggiore città d’Europa 98.52 KB 0 downloads

A RIVELARLO UNO STUDIO DELL’ISTAT SU 221 CITTA’ EUROPEE Brescia è la terza peggiore…

La situazione è di estrema gravità e non basta a fronteggiarla la pur giusta richiesta di conservare e valorizzare il poco verde urbano rimasto: bisogna intervenire drasticamente per ridurre le emissioni industriali ed il traffico veicolare.

Nel frattempo, l’importanza dei danni alla salute delle PM10 e dello smog emerge con sempre maggior evidenza: al fondamentale lavoro di ricerca su 13 città italiane, pubblicato dall’Apat nel 2007, si sono aggiunti, nell’estate 2010, due altri studi licenziati dal Politecnico di Milano e dall’Università Bicocca, sempre di Milano.

Icona

APAT – Impatto santitario di PM10 e ozono in 13 città italiane 1.25 MB 1 downloads

L’evidenza scientifica sugli effetti avversi dell’inquinamento dell’aria sulla…

Secondo il primo, un’esposizione a livelli elevati di PM10 per 7 giorni provocherebbe la riprogrammazione del Dna con probabili effetti sullo stesso genoma umano.

Icona

PM10: un’esposizione a livelli elevati per 7 giorni provoca la riprogrammazione del DNA 90.07 KB 0 downloads

Nuovo studio choc sugli effetti dello smog sulla salute. Questa volta è interessato…

La ricerca licenziata dall’Università di Milano Bicocca ha approfondito sia la composizione del particolato, qualitativamente diversa tra il periodo invernale e quello estivo, sia i diversi effetti sulla salute, studiati attraverso indagini epidemiologiche, o in vitro in laboratorio.

Icona

Polveri sottili, ecco la carta di identità del particolato di Milano 22.15 KB 0 downloads

Sono stati presentati questa mattina presso l’Università di Milano-Bicocca i risultati…
Icona

Composizione stagionale del particolato atmosferico di Milano 23.77 KB 0 downloads

Campionamenti effettuati presso il sito di Torre Sarca nei mesi di luglio-settembre…
Icona

Risultati in vitro. Il PM 2.5 invernale interagisce con il citoscheletro della cellula 117.90 KB 0 downloads

Gli esperimenti in vitro condotti su cellule THP-1, rappresentative dei monociti…

Anche l’anno 2010 si chiude con la conferma di un inquinamento dell’aria di Brescia da PM10 da record: il limite di legge di 35 giorni di supero dei 50 μg/m3 è stato oltrepassato mediamente per quasi tre volte, mentre l’Unione europea ci deferisce, per questa grave inadempienza, alla Corte di Giustizia.

Icona

L’aria di Brescia nel 2010. Si conferma il record negativo di PM10 61.44 KB 0 downloads

Come noto, la Commissione europea, in data 29 gennaio 2009, aveva avviato un procedimento…

A metà Gennaio 2011 viene pubblicata un’indagine dell’Arpa di Brescia sulle diossine a San Polo.

Icona

ARPA – Monitoraggio delle disposizioni atmosferiche. Microinquinanti organoclurati Luglio 2009 a Luglio 2010 Brescia – Quartiere San Polo 5.27 MB 1 downloads

L’attività illustrata nella presente relazione prende avvio dall’episodio di contaminazione…
Icona

ARPA – Monitoraggio delle disposizioni atmosferiche. Microinquinanti organoclurati Luglio 2009 a Luglio 2010 Brescia – Quartiere San Polo seconda parte 3.78 MB 1 downloads

L’attività illustrata nella presente relazione prende avvio dall’episodio di contaminazione…

Una lettura critica ne evidenzia limiti e contraddizioni: da un canto l’anomala metodologia adottata non permette di confrontare i dati con precedenti indagini; dall’altro si è fatto l’impossibile per non coinvolgere l’inceneritore A2A, tradizionale “tabù“.

Icona

PCB e diossine a San Polo 679.85 KB 0 downloads

A metà gennaio 2011 viene reso pubblica un’indagine dell’Arpa di Brescia sulle…

Nel 2011, il 6 Febbraio, vengono consumati i 35 giorni di supero delle PM10, indicati come limite annuo per la tutela della salute, 7 giorni prima che nel 2010 e 13 giorni prima del 2009: dunque sembra che la situazione sia in continuo peggioramento, attestando il fallimento dei provvedimenti tampone d’emergenza assunti dalle Aministrazioni locali.

È sempre più chiaro che occorre una strategia che consegua una riduzione drastica e strutturale delle combustioni (e relative emissioni) in Pianura Padana.

Icona

PM10, dopo 10 anni di chiacchiere inconcludenti un Piano a medio termine di interventi straordinari 31.06 KB 0 downloads

La Pianura padana ha una conformazione orografica a “catino” che impedisce la…

Anche per questa ragione i Comitati riprendono il confronto con l’Arpa, con un primo incontro il 16 febbraio, che verrà aggiornato in Giugno.

Icona

Incontro del giorno 16 febbraio 2011 del Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia con il dottor Giulio Sesana, Direttore Arpa Brescia 9.26 KB 0 downloads

I Comitati, ringraziando per la disponibilità peraltro già apprezzata anche in…

Anche nel corso del 2011 vengono pubblicati studi e notizie sui danni alla salute provocati dalle PM10 e dallo smog. Uno studio mette in evidenza come lo smog possa interferire sul DNA.

Icona

Agnese Codignola – Così lo smog modifica il DNA 4.27 KB 0 downloads

I cardiologi dell’Università di Cambridge hanno identificato il possibile anello…

Ma sono in particolare i bambini a soffrire per l’inquinamento ambientale: allarmata la denuncia ai primi di febbraio della Società italiana di Pediatria per le PM10; nel contempo si conferma il continuo aumento dei tumori infatili, in particolare nel primo anno di vita e a Brescia.

Icona

Paola Pagliaro – Smog e salute, pediatri: “Occorre tutelare i bambini” 8.79 KB 0 downloads

La cappa di smog che avvolge l’Italia non accenna a dileguarsi. Milano ha esaurito…
Icona

Giornale di Brescia – Tumori infantili. È un emergenza 692.40 KB 0 downloads

Nell’ultimo anno 60 nuove diagnosi in Oncoematologia pediatrica al civile, con…

L’anno 2011 si chiude con un ulteriore peggioramento rispetto al 2010 per i giorni di supero delle PM10: ennesima conferma del totale fallimento dei vari Piani di emergenza messi in campo dalle Istituzioni.

Non rimane che un doveroso intervento della Magistratura teso a tutelare la salute dei cittadini.

Icona

PM10: la Magistratura deve intervenire 99.89 KB 5 downloads

Siamo alle solite, anzi, invece di progredire si arretra sempre più. Ma arretrare…

Anche nel 2012 le PM10 a Brescia sempre 3 volte oltre i limiti per la tutela della salute.

L’UE condanna l’Italia, ma la nostra Magistratura l’assolve. Dobbiamo rassegnarci?

Il 2013 è stato definito dall’Unione Europea “anno dell’aria”, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, con la finalità di rivedere le proprie politiche settoriali (direttive 2008/50/CE, 2004/107/CE).

Il 2013 è anche l’anno degli studi sulla cancerogenicità e sulla pericolosità per la salute umana delle PM10.

Vengono resi pubblici diversi studi, due prodotti proprio a Brescia, due pubblicati sulla prestigiosa rivista “Environmental Health Perspectives” e uno da “The Lancet”: questi studi confermano gli effetti nocivi delle PM10, del particolato più fine PM2,5 e ultra fine PM 0,5 sia sull’insorgenza di tumori, sia sui tassi di ospedalizzazione, sia sulla modifica del Dna in particolare nei bambini.

Questi ed altri studi che si sono sviluppati negli ultimi anni hanno indotto l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro dell’Oms a inserire, il 16 ottobre, l’inquinamento dell’aria in classe 1, cancerogeno certo per l’uomo.

Icona

PM10 killer per la salute umana 24.34 KB 5 downloads

Per l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro l’inquinamento dell’aria…

Il 26 Giugno 2014, il “Corriere della Sera”, nell’edizione locale, dà notizia di uno studio, compiuto dall’Università di Brescia, su bambini residenti in città ed esposti allo smog: riscontrati segnali di possibili modifiche del Dna che potrebbero aumentare il rischio tumori da adulti.

Lo studio, pubblicato sulla rivista “PLOSone”, ha osservato 181 bambini, analizzando le cellule della bocca e registrando in esse la formazione di micronuclei, indotti dallo smog e capaci potenzialmente di danneggiare il Dna.

Icona

DNA Damage in Buccal Mucosa Cells of PreSchool Children Exposed to High Levels of Urban Air Pollutants 1.57 MB 4 downloads

Air pollution has been recognized as a human carcinogen. Children living in urban…

La frequenza dei micronuclei aumentava in relazione all’incremento di PM10, PM2,5 e ossidi di azoto, non registrando differenze apprezzabili nè rispetto al sesso, nè al luogo di residenza.

Una frequenza che sarebbe di due o tre volte superiore ai dati noti in letteratura. Insomma l’aria di Brescia è fetida, e lo sapevamo; ora abbiamo un’ulteriore conferma che a soffrirne di più sono i nostri bambini. Bisogna ridurre le emissioni da traffico e dalle industrie, e soprattutto dagli impianti inutili come il mega inceneritore A2A.

Nel Gennaio 2015, l’Istituto di sorveglianza sanitaria francese (InVS), l’omologo del nostro Iss, ha presentato i risultati della ricerca che ha preso in esame le associazioni, a breve termine, tra PM10 e mortalità giornaliera in 17 città francesi metropolitane, tra il 2007 e il 2010: ogniqualvolta che il PM10 aumenta di 10 µg/m3, il rischio di morte cresce dello 0,5%, con un aumento del rischio di 1,04% per gli over 75.

Icona

Studiato in 17 città francesi l’impatto del PM10 sulla salute dei cittadini 365.79 KB 1 downloads

Anche a livelli bassi di esposizione, le particelle fini aumenterebbero il rischio…

Presentato il 28 Aprile 2015 ad Haifa in occasione della conferenza internazionale sull’ambiente e la salute un Rapporto shock dell’Oms sull’inquinamento atmosferico: 600mila morti l’anno in Europa, quasi 33mila solo in Italia. Morti che costano al nostro Paese ben 97 miliardi di dollari l’anno. Il 4,7% del Pil. L’Europa sta meglio di altre parti del mondo – in tutto l’Oms calcola in 7milioni i morti per inquinamento a livello globale – ma comunque 9 cittadini su 10 vivono in ambienti inquinati.

E la realtà è quella di una vera e propria ecatombe permanente che, anche nel vecchio continente, uccide centinaia di migliaia di persone e assorbe risorse enormi.

Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato a cura di Ispra l’Annuario dei dati ambientali 2014 – 2015: scorrendolo si scopre che Brescia “gode” del primato assoluto come città con l’aria più inquinata d’Italia, con una media annua nel 2013 di 31 μg/m3 di PM2,5, rispetto alla media nazionale di 18, quasi il doppio, ma tre volte più elevata del “ valore soglia per la protezione della salute di 10 μg/m3, suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”.

Il che significa malati e morti in più.

Icona

Brescia si conferma la città con l’aria più inquinata d’Italia. La bugie hanno le gambe corte 207.82 KB 2 downloads

È stato recentemente pubblicato da parte del Ministero dell’Ambiente a cura di…

Si chiude un anno orribile per le PM10 e lo smog. Da anni rivendichiamo un Piano strategico per uscire dall’emergenza.

Icona

2015: Ancora un anno nero per le PM10 Un Piano di interventi strutturali per superare l’emergenza 81.97 KB 1 downloads

Il 2015 si è chiuso con l’emergenza smog, accompagnata dai soliti gridi d’allarme,…

Pubblicato un nuovo studio impressionante: lo sviluppo dei polmoni dei bambini fortemente condizionato dall’inquinamento dell’aria.

Icona

Aria più pulita, polmoni più sviluppati nei bambini 60.29 KB 1 downloads

La più importante rivista di Medicina al mondo è il The New England Journal of…

Il 2016 si conclude con un lungo periodo (quasi un intero mese) con le PM10 al di sopra dei limiti.

Ovviamente in media, a fine anno, i 35 giorni di supero ammessi per la tutela della salute saranno più che raddoppiati, se si tiene conto dei lunghi periodi in cui le centraline non funzionano.

Il 17 Dicembre un flash smog degli ambientalisti chiede misure efficaci per ridurre l’inquinamento dell’aria.

Icona

Rassegna Stampa – Flash Smog in Loggia 685.10 KB 0 downloads

Un «flash smog» all’ombra della Loggia. L’eloquente nome della manifestazione…

Il 2017, annus horribilis per la pessima qualità dell’aria, ha visto il superamento del limite di 35 giorni per le PM10 in tutte le centraline, per 2-3 volte in altre (Broletto 74 giorni; Sereno 93 e Rezzato 102 giorni).

Icona

Qualità dell’aria mediamente 2-3 volte oltre i limiti previsti dalla legge per la tutela della salute 7.46 KB 0 downloads

Nel 2017 le centraline non hanno funzionato mediamente per 21 giorni. Sono stati…

Un “peggioramento” rispetto al 2016 ed al 2014, che smentisce l’ottimismo delle istituzioni: sarebbe utile che Arpa, quando azzarda confronti tra i diversi anni, tenesse conto sia dei giorni in cui le centraline non funzionano, sia del meteo, ovvero dei giorni dalla stessa segnalati come favorevoli all’accumulo degli inquinanti.

Intanto incombe la possibile sanzione dell’Ue per inadempienza al diritto comunitario.

Tra il 2017 e il 2018 sono stati pubblicati nuovi studi sui danni provocati alla salute dallo smog:

Un ampio studio canadese pubblicato su “The Lancet” indaga più a fondo il rapporto tra traffico, inquinamento atmosferico e rischio di malattie a carico del cervello.

In base alla ricerca, chi vive entro 50 metri da una strada altamente trafficata, come un’autostrada, corre un rischio più alto del 7% di sviluppare demenze rispetto a chi vive a più di 300 metri di distanza da una via congestionata.

Icona

Più a rischio demenze se vivi vicino al traffico 91.99 KB 1 downloads

Vivere vicino ad autostrade e grandi arterie congestionate aumenta in modo significativo…

Ogni anno, in Europa circa 10.000 persone muoiono prematuramente a causa degli ossidi di azoto (NOx), un gas nocivo abbondantemente emesso dai motori diesel: metà del totale di questi decessi è da imputare alle emissioni che sforano i limiti Ue.

È cioè il macabro bilancio degli abusi commessi nella verifica delle prestazioni ambientali delle automobili: l’eco-scandalo, venuto alla luce nel 2015 col caso Volkswagen (il dieselgate), continua a far pagare il suo prezzo in vite umane.

Lo attesta una ricerca che interessa 28 Stati europei da cui emerge che l’Italia guida tristemente la classifica europea con 2.810 vittime, quasi un terzo del totale, con la zona di Milano-Monza maglia nera in Europa.

Icona

Stefano Valentini – Dieselgate, 5mila morti all’anno. Il costo per l’Europa della truffa sui limiti delle emissioni 427.50 KB 1 downloads

L’Italia è il Paese europeo dove l’inquinamento delle auto uccide di più. Lo…
Icona

Il fatto quotidiano – Dieselgate, ecco le aree dove si muore di più 4.05 MB 2 downloads

Oramai è assodato: anche se le emissioni diesel in eccesso producono una piccola…

A fare il punto della situazione dell’inquinamento atmosferico del vecchio continente è il nuovo rapporto di EEA (Agenzia Europea per l’Ambiente) Air Quality in Europe 2017, Secondo il rapporto proprio le alte concentrazioni di PM2,5 sarebbero responsabili di circa 428 mila decessi prematuri in 41 paesi europei, di cui circa 399 mila nell’UE a 28, dove il 7% della popolazione urbana è stato esposto a livelli di PM2,5 superiori ai limiti annuali comunitari, dato che sale al 9% se si considera invece il biossido d’azoto, responsabile di 78 mila decessi prematuri in 41 paesi europei.

Davvero inquietante al riguardo la situazione della nostra pianura padana, che si conferma l’area più inquinata d’Europa e in cui le problematiche evidenziate dal rapporto (PM2,5, NOx e Ozono) si sommano con effetti importanti sulla salute.

Icona

L’inquinamento atmosferico in Europa: letale per 430.000 216.57 KB 1 downloads

Come ogni anno è arrivato anche quest’anno a fare il punto della situazione dell’inquinamento…

Gli inquinanti presenti nell’aria (PM10, biossido di azoto e biossido di zolfo) possono “prendere il controllo” del Dna, attivando in questo modo alcuni geni piuttosto che altri e aprendo la strada a malattie cardiache e respiratorie.

Lo indica la prima indagine basata sull’analisi del Dna di oltre mille individui, pubblicata sulla rivista “Nature Communications”, condotta in Canada, dal gruppo dell’Ontario Institute for Cancer Research.

Icona

L’inquinamento prende il controllo del Dna e scatena malattie 38.15 KB 2 downloads

Gli inquinanti presenti nell’ambiente possono “prendere il controllo” del Dna,…

Prima l’Ispra, poi Legambiente certificano a inizi 2019 che l’aria di Brescia è la più inquinata d’Italia. Sconcerto tra chi aveva sempre raccontato che “l’inceneritore puliva l’aria di Brescia“.

Icona

La Repubblica – Ambiente, Rapporto Ispra: Brescia è la città più inquinata d’Italia, poi Torino. A Viterbo l’aria più pulita 1.87 MB 3 downloads

Il dossier Ispra sulla qualità ambientale nelle aree urbane. Sono 19 le città italiane…

L’Ats di Brescia il 6 marzo 2019 in un convegno scientifico approfondisce il fenomeno, unico al mondo, dell’epidemia di legionella e polmonite scoppiata ad Agosto 2018 nella Bassa bresciana occidentale:

LABORATORIO BRESCIA: LEGIONELLA PNEUMOPHILA – QUALE RUOLO NELLE EPIDEMIE DI POLMONITI?

Icona

ASL Brescia – Evento epidemico Polmoniti. Relazione Epidemiologica 3.86 MB 0 downloads

Nella prima decade di settembre 2018 si è verificata un’epidemia di polmonite…

Centinaia gli ammalati con alcune morti sospette di un’epidemia di cui sono stati individuati sì i vettori degli agenti patogeni (fiume Chiese e torri di raffreddamento delle siderurgiche), ma non le fonti primarie dell’infezione.

1.000 morti all’anno: sarebbero i decessi in più nel Bresciano attribuibili alle PM10 secondo uno studio dell’Ats, finalmente pubblicizzato attraverso la stampa.

Icona

Rassegna stampa – Mille morti all’anno a causa dell’inquinamento 519.41 KB 2 downloads

Il dato. Le polveri in eccesso fanno peggiorare i malati ed ammalare i sani. …

Dopo 14 anni, in un convegno dell’Università di Brescia, sponsorizzato da A2A e dagli acciaieri dell’Aib, il 6 Giugno 2019, con il supporto della “modellistica” della Facoltà di ingegneria, viene ripreso lo studio del 2005, allora commissionato da Comune ed Asm, secondo il quale il polo energetico Asm contribuiva per l’1% all’inquinamento dell’aria di Brescia.

Icona

Dispersione atmosferica di inquinanti emessi da diverse sorgenti sul territorio bresciano 146.21 KB 5 downloads

UNO STUDIO AD USUM ASM Recentemente il Comune di Brescia ha reso pubblico un lavoro…

Ora – da non credersi – si scende addirittura allo 0,2% per A2A e al 4% per le aziende metallurgiche.

Icona

Uno studio ad usum delphini 2 492.79 KB 4 downloads

La magia di un convegno “scientifico” sull’inquinamento atmosferico: “spariscono”…

Torna a fare il punto della situazione dell’inquinamento atmosferico del vecchio continente il nuovo rapporto di EEA (Agenzia Europea per l’Ambiente) Air Quality in Europe 2019, Secondo il rapporto proprio le alte concentrazioni di PM2,5, Ossidi di azoto e Ozono sarebbero responsabili di circa 412.000 mila decessi prematuri in 41 paesi europei, di cui circa 374 mila nell’UE a 28, dove il 77% della popolazione urbana è stato esposto a livelli di PM2,5 superiori ai limiti fissati dall’Omsi, dato che sale al 96% se si considera invece l’ozono.

Davvero inquietante al riguardo la situazione della nostra pianura padana, che si conferma l’area più inquinata d’Europa e in cui le problematiche evidenziate dal rapporto (PM2,5, Ossidi di azoto e Ozono) si sommano con effetti importanti sulla salute.

Icona

Quanti danni alla salute per l’inquinamento dell’aria in Europa e in Italia? La Pianura Padana maglia nera 489.85 KB 3 downloads

Il rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente sulla qualità dell’aria mostra come…

Una ricerca effettuata dal 2000 al 2018 in popolazioni residenti in 6 aree metropolitane degli USA, con 5780 soggetti osservati negli ultimi 10 anni attraverso TAC e misurazioni della funzione respiratoria, ha stabilito che le concentrazioni ambientali di ozono e di ossidi d’azoto sono significativamente associate ad un aumento dei casi di enfisema o un peggioramento dello stesso, mentre è la presenza di ozono a peggiorare la funzione respiratoria.

Icona

Enfisema e funzione respiratoria dopo 20 anni di inquinamento 99.03 KB 4 downloads

Soltanto le concentrazioni ambientali di ozono e di ossidi d’azoto sono significativamente…

Il 2020, prima del confinamento per il Covid 19, inizia con la consueta emergenza PM10, che il Comune di Brescia, supportato dalla Regione, cerca di minimizzare escludendo dalla media dell’area critica l’unica centralina di traffico, Rezzato.

Icona

L’aria di Brescia è pessima, ma non scatta nessun provvedimento 1.44 MB 2 downloads

Primo imbroglio: i dati delle centraline della città, tutte non di traffico, diluiti…

Il 24 Gennaio il Tavolo Basta Veleni presenta pubblicamente una puntuale piattaforma di interventi urgenti e strutturali per ridurre lo smog.

Icona

Tavolo Basta Veleni – Piattaforma di interventi per il miglioramento della qualità dell’aria e del clima 710.00 KB 3 downloads

Da decenni Brescia ed il suo hinterland vivono una gravissima crisi sociale, sia…

Poco dopo, notizie di stampa annunciano pesanti sanzioni Ue in arrivo per l’eccessivo inquinamento dell’aria nel Bresciano, ma anche per la mancanza di depuratori delle acque.

Icona

La Commissione deferisce l’Italia alla Corte di giustizia per inquinamento atmosferico e mancato trattamento adeguato delle acque reflue urbane 1.38 MB 1 downloads

La prima causa riguarda l’inquinamento atmosferico e la mancata protezione dei cittadini…

Nonostante il Confinamento il Tavolo Basta Veleni è costretto a denunciare lo scandalo di una città come Brescia, ancora priva di vere centraline di traffico, in spregio a quanto previsto dalla legge.

Icona

Bresciaoggi – Monitoraggio dello smog. Centraline nella tempesta 198.42 KB 3 downloads

La Regione non conteggia i valori rilevati nell’area critica di Rezzato. Così gli…

Per verificare in tempo reale l’inquinamento atmosferico, è disponibile on line una nuova piattaforma che consente di visualizzare le concentrazioni di biossido di azoto in tutto il mondo con mappe, che utilizzano i dati del satellite Copernicus Sentinel-5P. https://maps.s5p-pal.com/

A fine 2020 infine è giunta l’ennesima condanna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia perché ha violato il diritto UE sulla qualità dell’aria.

Brescia, ovviamente, è una delle aree critiche incriminate.

Icona

Qualità dell’aria. La Corte di giustizia Ue ha condannato l’Italia per le norme sull’inquinamento atmosferico 302.69 KB 5 downloads

Nel Paese «i valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 sono…

Il 2021 si apre con una notizia clamorosa: Brescia detiene il record europeo di morti per l’aria inquinata da PM2,5. Sono 232 le vittime evitabili ogni anno, ma a Brescia Comune e istituzioni fanno carte false per negare la drammatica realtà.

Icona

Brescia, record europeo di morti per l’aria inquinata. Ma si fanno carte false per negare la drammatica realtà 1.95 MB 5 downloads

Capitolo primo: 19- 20 gennaio. La stampa locale ospita una campagna del “sistema…

Nel 2021 continua la battaglia del Tavolo Basta Veleni per una migliore qualità dell’aria: denunciato l’orribile febbraio con 10 giorni consecutivi di superi; autorità silenti… In attesa del venticello primaverile “risanatore”.

Si ripropone periodicamente da parte di esponenti dell’Università di Brescia la tesi che le alte PM10 che si registrano in città provengano dalle emissioni di ammoniaca dell’agricoltura, affermazione smentita, però, dai dati di realtà, ricavati da un utile confronto tra il Mantovano agricolo e Brescia.

Icona

A Brescia le alte PM10 provengono dalle emissioni agricole? Falso! Un utile confronto su dati oggettivi con il Mantovano agricolo 389.04 KB 4 downloads

Assistiamo da tempo ad una campagna insistente, da parte di esponenti dell’Università…

Anche nel 2022 l’Università di Brescia scende in campo come capofila “tecnico” del neonato Centro Sviluppo Sostenibilità, per ribadire che le emissioni inquinanti sono prodotte soprattutto dall’agricoltura e dal traffico, assolvendo implicitamente le industrie e gli impianti energetici e di incenerimento di A2A, ovvero i soci privati (e finanziatori?) dello stesso Centro Sviluppo Sostenibilità, Confindustria ed A2A: conflitto di interessi e greenwashing a braccetto!

Icona

Emissioni inquinanti: Confindustria e A2A assolte. La colpa è dell’agricoltura e del traffico 67.32 KB 4 downloads

A questa conclusione sarebbe giunto il Centro Sviluppo Sostenibilità costituito,…

Secondo tradizione, il 2022 si conferma annus horribilis per la pessima qualità dell’aria a Brescia.

Icona

2022, anno nero per le PM10 a Brescia. Non regge il trucco di ignorare Rezzato dall’agglomerato di Brescia 503.63 KB 2 downloads

Brescia riuscirebbe ad evitare la maglia nera per i giorni di supero delle PM10 a…